lunedì 23 luglio 2012

Lotito e i media


I rapporti tra la Lazio e il mondo del giornalismo e dei media in generale non è mai stato idilliaco, questo i laziali lo sanno bene. Il tentativo di mettere da parte, isolare, denigrare e annichilire questa società da parte dei media è una cosa arcinota a tutti i laziali, e risale ad anni ed anni addietro, quando nelle intenzioni delle istituzioni c'era il progetto (fallito nel 1927 con la mancata fusione) di creare a Roma un'unica società calcistica di rilievo.

Ma questi discorsi li conosciamo; arriviamo al presente. Ciò che stiamo assistendo nella Lazio di Lotito ha veramente dell'incredibile e del paradossale. Ad osservare la situazione da fuori sembrerebbe quasi che ci sia un progetto studiato dietro l'allontanamento totale della Lazio dal mondo dei media (mondo per molti versi deprecabile ma essenziale per una società che vuole e deve rapportarsi col mondo esterno). Invece tutto ciò è da attribuirsi banalmente alla totale incapacità del gestore della Lazio; al suo comportamento sbruffone, egocentrico, da furbetto del quartierino.
Inutile stare qui ad elencare tutte le volte che per causa sua la Lazio è stata derisa (sia chiaro, i media non si fanno certo scappare l'occasione che Lotito gli serve su un piatto d'argento). Potrei citare le prese per i fondelli a SKY, con Mauro, Sconcerti e via dicendo.

Di recente abbiamo dovuto assistere anche allo squallido comportamento di Lotito a Sportitalia dove, invitato dal conduttore Criscitiello (che mi suscita tutt'altro che simpatia) a partecipare alla trasmissione, si è presentato con più di 40 minuti di ritardo. Ecco qui un estratto per chi si fosse perso l'ennesima performance del nostro claudio:
http://www.youtube.com/watch?v=uG-PMVMzcxo

Insomma, la Lazio continua ad essere trattata a pesci in faccia in ogni mezzo d'informazione, che sia carta stampata, tv o radio.
Per porre rimedio a tutto ciò il buon Lotito ha pensato bene ad mossa strategica degna dei peggiori regimi esistenti al mondo. Per ovviare alle problematica di comunicazione della Lazio col mondo esterno è stata creata a Formello una sorta di "regime della Korea del Nord" che dovrebbe essere predisposto a filtrare qualsiasi informazione passi dall'interno di Formello verso l'esterno.

Ebbene, dopo proclami, ritardi, slittamenti e lentezze varie, ecco che la "macchina della comunicazione lotitiana" sembra pronta a scendere in campo!
Dal prossimo anno la LazioStyle radio diventerà a tutti gli effetti operativa (sin'ora valeva meno di una radio studentesca della provincia di catanzaro). Dopo l'acquisto di un pezzo da novanta come Cristiano Cesarini, che lascia Radiosei per approdare alla corte di Lotito, si attendono nuovi innesti nella radio che nelle intenzioni di Lotito dovrebbe diventare il punto di riferimento radiofonico del tifoso della Lazio. Lo so, sembra una barzelletta detta così, ma queste sono le sue intenzioni.

Alla radio dovrebbe aggiungersi anche la LazioStyle TV. Anch'essa annunciata da ormai tempo immemore, sembra possa aprire i battenti prossimamente. Così, con la tv e la radio a pieno regime, Lotito potrà finalmente attuare quel piano che da anni brama di attuare ma che fin ora ha solo potuto abbozzare: creare un unico canale, sotto il suo controllo assoluto, attraverso il quale filtrare verso l'esterno ogni singola notizia del mondo Lazio. Tutto dovrà attenersi alle volontà del padrone. Non una critica, non una notizia che possa destabilizzare o mettere in luce le magagne di Formello.

Sin'ora diciamo che ha svolto un buon lavoro dal suo punto di vista. E' riuscito ad assoggettare quasi tutti i media sotto il suo controllo, tramite minacce ai giornalisti e alle redazioni, arrivando al punto di riuscire a fare licenziare quei giornalisti a lui scomodi. Ha assoggettato la radio di riferimento del tifoso laziale, radiosei, ricattandola dal punto di vista economico: niente più interviste a calciatori e staff della Lazio se fosse passata una linea editoriale ostile alla società. E si sa, una radio che dà meno notizie fa meno ascolti, e meno ascolti equivalgono a minori entrate. Ed ecco fatto che è arrivata, puntuale come un orologio, la sponsorizzazione delle maglie della Lazio della stagione 2011-2012 proprio su radiosei.

Ma adesso Lotito è pronto a cambiare nuovamente le carte in tavola: niente più collaborazioni con altre radio o altre tv (anche se in parte assoggettate a lui). Tutto dovrà passare per la radio e la tv di regime. Iniziano a vedersi i primi scricchiolii in questo senso. Chi fino ad oggi, con il suo appoggio alla società, si vedeva garantito il pane quotidiano, adesso vede i propri piani rivoluzionati e di conseguenza inizia a cambiare rotta.

Già si cominciano a sentire i primi malumori nelle radio dell'etere romano. Sono solo i primi segnali di ciò che accadrà a breve. Da questo punto di vista sarà divertente osservare due vecchi amici scannarsi l'un l'altro. Lotito come ovvio che sia ostacolerà in ogni modo l'attività delle altre emittenti radiofoniche che parlano di Lazio, dal momento che fanno concorrenza alla sua: non concederà più interviste, o se lo farà sarà in cambio di qualcosa di sostanzioso. Farà arrivare meno notizie possibili cercando così di battere la concorrenza.
Stesso discorso varrà per la tv.

Così facendo la Lazio si troverà ancor più arroccata su se stessa e isolata dal mondo esterno. Più solida forse internamente, ma è solo apparenza, e fragilissima all'esterno. Che credibilità possono avere una radio e una tv prive di contraddittorio, di dibattito, di vera e libera informazione?
Diventano solo degli spot (negativi) per la società stessa che nulla danno al tifoso, se non falsità e bugie.

Sarà divertente aspettare seduti, sulla riva del fiume, che passi il cadavere del nemico. Noi resteremo a guardare, mentre quelli che fino a ieri erano "pappa e ciccia" si sbraneranno vicendevolmente lottando per la sopravvivenza.

Al peggio non c'è mai fine!

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